Ingegneria strutturale, geotecnica e rischio sismico (XXXIV ciclo)

  • Descrizione:

    Obiettivi formativi

    Il Dottorato proposto (DISGERS) ha come finalità la formazione di ricercatori altamente qualificati, offrendo un percorso formativo teso ad accrescere le capacità di sintesi ed analisi e l'autonomia decisionale ed organizzativa degli allievi affinché, al termine del percorso, sia facilitato il loro inserimento tanto nel settore della ricerca che in altri settori del mercato del lavoro.
    In virtù delle rilevanti caratteristiche di trasversalità, multidisciplinarietà e complementarietà dei settori scientifici partecipanti, il DISGERS intende fornire agli allievi del dottorato solide basi fisicomatematiche ed una conoscenza avanzata degli aspetti scientifici che concorrono alla valutazione, alla mitigazione ed al monitoraggio dei rischi, sia naturali che antropici, con particolare riferimento a quello sismico.
    La formazione di base sarà sviluppata nel primo anno di corso mentre quella specialistica si completerà negli anni successivi mediante attività di ricerca teorica o sperimentale che potrà avvalersi di laboratori innovativi di assoluta rilevanza internazionale, nei campi dell'ingegneria strutturale e geotecnica e della sismologia.
    È previsto che i dottorandi trascorrano, a partire dal secondo anno, periodi di studio, formazione e ricerca presso prestigiose istituzioni internazionali al fine di approfondire il proprio bagaglio di conoscenze. Infine il DISGERS intende incentivare la partecipazione dei dottorandi a progetti di ricerca nazionali ed internazionali.

    Ambiti di ricerca

    La previsione dei fenomeni di rischio, in particolare di quello sismico, e la stima dei danni attesi, visti come strumenti per le conseguenti scelte di mitigazione, richiedono lo sviluppo di un approccio sinergico al problema.
    A tal fine concorrono la sismologia e la geologia, per la corretta caratterizzazione della pericolosità sismica come specifica proprietà del territorio, nonché l'ingegneria strutturale e geotecnica sia per la valutazione della vulnerabilità del costruito sia per la corretta progettazione di nuove opere.
    Inoltre, gli studi in campo ingegneristico e sismologico sono propedeutici ad una corretta allocazione, nel tempo e nello spazio, delle risorse disponibili per le situazioni di maggiore criticità, oltre che alla imposizione di vincoli sostenibili alle attività edilizie e, più in generale, all'uso del territorio in funzione dei diversi livelli di pericolosità.
    Dunque, le tematiche di ricerca collegate con il rischio risultano di particolare interesse ed importanza per il nostro Paese, il quale è spesso soggetto all'accadimento di eventi sismici, frane, colate, subsidenza, ecc., che provocano ingenti danni sia dal punto di vista di beni materiali che in termini di perdita delle vite umane.
    In definitiva, la trasversalità ed interdisciplinarietà tanto degli argomenti trattati che delle tematiche di ricerca affrontate fanno del DISGES un esempio unico nel suo genere in Italia, sì da renderlo particolarmente attrattivo.

  • Ciclo:

    34
  • Docenti del dottorato:

    1. CORBI Ottavia
    2. DE LUCA Antonello
    3. EMOLO Antonio
    4. FESTA Gaetano
    5. FLORA Alessandro
    6. FRALDI Massimiliano
    7. IERVOLINO Iunio – Coordinatore
    8. LANDOLFO Raffaele
    9. MANCUSO Claudio
    10. MANFREDI Gaetano
    11. NIGRO Emidio
    12. PICOZZI Matteo
    13. ROSATI Luciano
    14. SANTO Antonio
    15. URCIUOLI Gianfranco
    16. VERDERAME Gerardo Mario
    17. ZOLLO Aldo
    18. ZUCCARO Giulio
  • Organizzazione corsi e attività didattica:

    Il corso di dottorato prevede l'acquisizione di 180 CFU (60 CFU all'anno), così suddivisi:

    Attività didattica fruita (corsi e/o seminari): 30 CFU

    E' possibile conseguire non più di 5 CFU in seminari durante l'intero corso di dottorato. In genere, un credito equivale a tre seminari seguiti. I crediti relativi ai corsi si acquisiscono solo previo superamento della prova finale.
    La prova finale potrà consistere, oltre che nelle tradizionali forme d'esame, nella discussione di un elaborato che illustri sinteticamente:

    • i contenuti di lavori pubblicati nella letteratura internazionale, su argomenti attinenti i contenuti di ciascun corso
    • le modalità esecutive ed i risultati di prove sperimentali condotte nell'ambito del corso.

    I corsi da seguire potranno essere scelti tra quelli proposti dal tutor/Collegio oppure dal dottorando stesso, previa approvazione da parte del tutor e del Collegio. L'elenco dei corsi organizzati per l'a.a. 2019-2020 è disponibile alla pagina dedicata e relativo calendario Google.

    Attività didattica erogata: 35 CFU

    Attività di ricerca: 115 CFU

  • Prova ammissione:

    La selezione prevede una valutazione dei titoli seguita da una prova scritta e una prova orale. Per maggiori dettagli si rimanda al bando.

  • Argomenti esame di ammissione:
    1. Meccanica del continuo (equilibrio e cinematica dei sistemi continui, deformazioni, legami costitutivi, stabilità, etc.)
    2. Dinamica dei sistemi materiali (sistemi discreti, sistemi continui discretizzati, sistemi continui, dinamica sismica, etc.)
    3. Metodi numerici e computazionali per problemi di meccanica dei solidi (elementi finiti, differenze finite, etc.)
    4. Modelli fisici, meccanici, e caratterizzazione sperimentale (prove meccaniche, variabili influenti sul comportamento meccanico e comportamenti tipici, strumenti di monitoraggio e loro finalità, etc.)
  • Durata: 3 anni
  • Crediti formativi: 180 CFU
  • Contatti:
  • Sede del corso: Dip. di Strutture per l'Ingegneria e l'Architettura - via Claudio 21, edificio 6 (Napoli)
  • Date scadenza domande: 31 luglio 2018, ore 12:00